Questione di priorità:                   impara a dire (cordialmente) no.


Succede molto spesso che nell’arco di una nostra giornata inseriamo più impegni di quelli che realmente siamo in grado di portare a termine. Il lavoro, i figli da portare a scuola, la nonna da portare dal dentista, la macchina da portare dal meccanico, la casa da pulire, quella nuova camicia andata in saldo da andare a prendere, la riunione di condominio sono tutti impegni inconciliabili a cui non si può dire no; figuriamoci se dovessimo aggiungerci anche dell’attività fisica, fare la spesa e cucinare in modo corretto e magari qualche tecnica di rilassamento.
Di fronte a tutto ciò chi trova il tempo di fermarsi al supermercato a leggere l’etichetta di un pane integrale per capire se è vero integrale o no? (vedi anche: Vero integrale o finto integrale? Ecco come riconoscerlo.)

E’ ovvio che se si vuole seguire la via della salute è necessario trovare del tempo per noi stessi.

Può servire fare una lista degli impegni giornalieri sulla base delle nostre priorità inserendo ai primi posti la cura per noi stessi. Ciò che risulterà essere in fondo alla lista è ciò a cui dovremmo imparare a dire (cordialmente) no.

La cura di noi dovrebbe essere insegnata fin da piccoli, un gesto alla pari del lavarsi i denti o farsi la doccia. Finisce invece per essere la componente che trascuriamo di più, o perché non  percepita così importante come gli altri impegni o perché costa fatica, soprattutto quando non fa parte della nostra routine.

Ultimamente seguo molto il dott. Filippo Ongaro, di cui leggo anche i libri che reputo veramente interessanti e dai quali imparo e prendo spunti anche per questo blog.

Parlando di questo argomento nel suo libro “Star bene davvero” egli scrive:

“ …e se fossimo capaci di trarre davvero soddisfazione dal prenderci cura di noi? Se la fatica di un allenamento si trasformasse nella soddisfazione di aver portato a termine un compito importante? E se, fatica dopo fatica, allenamento dopo allenamento, risultato dopo risultato, ci trovassimo con un corpo nuovo, più forte, più bello e più vicino a quello che davvero vogliamo avere? E se trovare cinque minuti ogni sera per rilassarci aiutasse a generare meno nervosismo, più armonia in famiglia, una visione più positiva della vita, di noi, degli altri…

Se cercare gli alimenti, prepararli con cura e comprendere che valore ha in termini di salute ogni boccone che mandiamo giù ci facesse riflettere su quanto sia assurdo ammalarsi per il troppo cibo quando metà del mondo muore perché ne ha troppo poco? ”.

E’ dalla cura di noi stessi che dipende la nostra felicità, la nostra autorealizzazione ed anche la nostra capacità di dedicarci agli altri, per cui dedichiamogli un pò di tempo della nostra giornata.

 Dott. Matteo Gentilini

Biologo Nutrizionista

dott.matteogentilini@gmail.com